Contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati
Dalla legge n. 13 del 09/01/1989 e conseguente circolare ministeriale del Ministero dei Lavori Pubblici, n. 1669, del 22/06/1989 si è aperta la possibilità, per chi soffre di problemi di deambulazione o comunque non è autonomo, di richiedere contributi al fine di eliminare le barriere architettoniche domestiche e in qualunque altro tipo di edificio privato, compreso quello di lavoro.
Scegliere una vasca Bagno Facile permette di accedere ai benefici previsti dalla legge e vedersi dunque rimborsare una parte o il totale della cifra spesa.
Si tratta di una grande opportunità di migliorare la vostra abitazione e renderla più sicura e accessibile per voi e i vostri cari senza spendere una fortuna.
Chi può richiedere i contribuiti?
La legge introdotta ormai più di 20 anni fa individua le categorie specifiche che possono accedere ai contributi:
- disabili che presentano problemi di deambulazione o più in generale motori
- i non vedenti
- persone che hanno a carico pazienti con disabilità permanenti e non temporanee
- i condomini che hanno, tra gli inquilini, persone appartenenti alle categorie sopracitate
- i centri e gli edifici che sono adibiti e destinati per l’assistenza dei disabili
Si tratta di aiuti che vengono erogati però secondo una logica e un ordine. Chi può dimostrare con certificato di essere invalido totale con problemi motori o di avere a carico una persona della medesima categoria, viene rimborsato prima.
Presentare la domanda
Dove e quando
La domanda si presenta al sindaco del Comune in cui si si ha la residenza e il tutto deve essere presentato entro il primo Marzo di ogni anno.
La domanda deve essere sempre presentata prima dell’inizio dei lavori.
A chi
A presentare la domanda possono essere la persona affetta da disabilità, chi ne esercita la tutela legale o la potestà genitoriale o chi può dimostrare di avere in carico l’amministrazione dell’immobile destinato ad ospitare il disabile.
Cosa presentare
La documentazione che dovremo allegare alla domanda è la presente:
- descrizione delle opere previste
- descrizione di una stima dei costi (meglio se con preventivo allegato)
- certificato medico che attesti la disabilità. Il certificato può essere presentato anche in carta semplice e può essere firmato da qualunque medico. Il certificato deve attestare problemi di carattere motorio nel soggetto
- autocertificazione che attesti la posizione, la proprietà o il diritto a godere in locazione dell’immobile
- una descrizione sommaria degli ostacoli alla mobilità per il soggetto
- la dichiarazione che i lavori non sono già cominciati
- autocertificazione che l’immobile costituisce abituale dimora del paziente disabile
L’accettazione
La domanda è approvata o meno in tempi che variano da comune a comune e sui quali non è assolutamente possibile dare delle stime.
Quanto viene erogato?
La quantità di denaro erogato varia a seconda del preventivo:
- per le spese fino a 4000€ il fondo rimborsa completamente le spese da sostenere
- per le somme da 4.000€ a 19.500€ si rimborsano i primi 4.000€ e il 25% della somma rimanente. Se ad esempio il preventivo fosse di 15.000€, verranno rimborsati i primi 4.000€ + il 25% dei restanti 10.000€, ovvero 2.500€, per un totale di 6.500€
- per i preventivi dai 19.500€ fino a 52.000€, per la somma eccedente i 19.500€ c’è un rimborso del 5%. Per intenderci, per una spesa di 30.000€ verranno rimborsati i primi 4.000 per intero, il 25% dei 15.500€ fino ai 19.500€, e il 5% dei restanti 10.500€
- oltre queste somme si eroga il massimo previsto dalla legge, ovvero 9.000€
Non solo rimborsi, anche l’IVA è agevolata
Per gli interventi che prevedono la rimozione delle barriere architettoniche, come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 26/10/1972, il regime di IVA da applicarsi è quello del 4%.
Il prodotto però, per godere di questo regime IVA agevolato, deve essere acquistato dal disabile, oppure da uno dei suoi familiari.
I contributi regionali
Alcune regioni prevedono ulteriori benefici per chi acquista prodotti per il superamento delle barriere architettoniche. I casi però vanno analizzati uno per uno, regione per regione ed è sicuramente consigliabile rivolgersi ad un centro fiscale, ai patronati oppure agli sportelli regionali per saperne di più. La disciplina è, purtroppo, piuttosto variegata e particolarmente disomogenea.
Grazie ai contributi tutti si possono permettere sicurezza ed autonomia
Se la spesa per una vasca con sportello ti preoccupa, è bene che tu tenga a mente le possibilità che vengono offerte sia dallo Stato sia dagli Enti Locali. Tutti hanno diritto al giorno d’oggi a sanitari che permettano di vivere una vita tranquilla, sicura ed autonoma.
Il costo non è più un problema e i soldi non sono ostacolo nel vostro cammino per la riconquista dell’autonomia.